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L’inserimento di impianti al fine di ripristinare l’estetica e la funzione di chi ha perso i propri denti o questi siano irrecuperabili, è ormai una pratica sempre più diffusa. Il protocollo chirurgico-protesico tradizionale, definito a “carico convenzionale”, prevede un periodo di guarigione dopo l’inserimento degli impianti, prima che su questi venga applicata la protesi. Questo periodo è variabile tra i due e i sei mesi. La logica alla base di questo protocollo è quella di permettere la guarigione dell’osso che circonda gli impianti, una volta che questi sono stati inseriti, al fine di ottenere la formazione di un vero e proprio legame tra osso e impianti, definito osteointegrazione. Il grosso svantaggio di questo modo di procedere, è quello di dover rimanere senza denti per un periodo lungo, durante il quale può essere anche poco confortevole utilizzare una protesi mobile.

Nel corso degli anni sono cambiate molte cose, dalle esigenze dai pazienti, alla morfologia degli impianti, nonché le loro caratteristiche di superficie. Questo ha permesso di ridurre i tempi di guarigione, fino ad azzerarli nella pratica, ormai diffusa del carico immediato, ovvero nell’applicazione della protesi nello stesso giorno nel quale gli impianti sono stati inseriti e comunque non oltre il settimo giorno dalla chirurgia. Questa procedura ha dimostrato di poter portare ad ottimi risultati, spesso sovrapponibili a quelli ottenuti seguendo i protocolli che prevedono guarigioni più o meno lunghe. Ma c’è un ma. I risultati sono ottenibili solo a patto che gli impianti, una volta inseriti , trovino una buona stabilità nell’osso, in modo da permettere l’immediata protesizzazione senza correre il rischio di compromettere il risultato finale. Un impianto che all’inserimento non trova alta stabilità nell’osso, non è un impianto destinato al fallimento, ma è un impianto che ha bisogno di un periodo di guarigione più lungo prima di essere caricato. Esistono tecniche chirurgiche che permettono di ottenere un’alta stabilità  dell’impianto, ma se la densità ossea è molto bassa  può comunque essere impossibile raggiungere questo risultato, fondamentale perchè ci siano tutte le premesse per il raggiungimento del successo implantoprotesico. Per cui il carico immediato rappresenta una importante opportunità, che dona grandi soddisfazioni al paziente e al professionista, ma vanno selezionati con attenzione i pazienti e le condizioni nelle quali poterlo mettere in pratica e, soprattutto, non può essere garantita a priori la certezza assoluta di poterlo realizzare. Pensateci, soprattutto se avete fatto un viaggio di qualche centinaio di chilometri, magari all’estero, con la promessa garantita di tornare con i denti fissi su impianti. E soprattutto ricordate che in odontoiatria, come del resto in ogni altro campo, “veloce, fatto bene ed economico” difficilmente possono coesistere.

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